CHI SIAMO

LA NOSTRA STORIA AZIENDALE

Agli inizi del 1960 il signor Sicignano Enrico, padre dei responsabili della società Comed, diede inizio, in maniera del tutto artigianale, all’attività di produzione di blocchi in lapil-cemento. Da allora varie denominazioni sociali si sono avvicendate, passando dalla “Meridional Blok” alla “Sicignano Enrico” fino ad arrivare alla società Comed srl, nata nel 1994 con l’amministratore (allora poco più che ventenne) Sicignano Vincenzo, affiancato dal fratello Emanuele e con la sempre supervisione del capostipite Enrico.

comed chi siamo

Cos’è il Termoblocco COMED?

Il TermoBlocco COMED è un manufatto che coniuga il calcestruzzo alleggerito con un inserto isolante, in modo da permettere la realizzazione di pareti a posa singola, ad elevato isolamento termico e acustico, già a norma con i limiti del Decreto legge 311/06 in vigore dal 01/01/2010.

La Nascita del Termoblocco COMED

La produzione in modo continua del termoblocco la si ebbe nel Luglio del 2008 quando, al termine della non facile fase progettuale, si passò alla realizzazione concreta, reale ed effettiva del prodotto. La presentazione al pubblico avvenne nell’ Ottobre del 2009 al SAIE di Bologna (fiera dell’edilizia) quando esponemmo il termoblocco, il quale riscontrò notevole successo, tra i numerosissimi visitatori , e in particolare suscitò grande stupore tra gli “addetti ai lavori”. Permettetemi di esprimere tutta la mia soddisfazione per il termoblocco, prodotto a Castellammare di Stabia usando inerti Campani, studiato, osservato ed analizzato dai grandi gruppi di rilevanza mondiale.

LA SUA COMPOSIZIONE

Il termoblocco comed è realizzato in calcestruzzo alleggerito con lapillo, con un inserto centrale in polistirene di cm 10, il quale presenta degli incastri a nido di rondine laterali, a cui si ci aggrappa l’impasto che viene colato nello stampo insieme all’inserto, conferendo al manufatto un forma monolitica rigida e robusta.

IL POLISTIRENE

Il polistirene è un materiale rigido, leggero, composto da carbonio, idrogeno e per il 98% d’aria. Si produce partendo dallo stirene, monomero ricavato dal petrolio. Con la polimerizzazione dello stirene si ottiene il polistirene, che si presenta sotto forma di piccole perle trasparenti. Mettendole a contatto con il pentano, un idrocarburo gassoso, e con vapore acqueo a 90° il gas si espande facendo gonfiare le perle fino a 20-50 volte il loro volume iniziale, formando così una struttura a celle chiuse che trattiene l’aria conferendo al polistirene le sue eccellenti caratteristiche di isolamento termico. La sinterizzazione è il processo di saldatura delle perle, tramite vapore acqueo a 110-120°: dalla loro unione prende forma il blocco di EPS (polistirene espanso sinterizzato).

EPS-POLISTIRENE

PERCHE’ IL POLISTIRENE?

Dopo un’attenta analisi dei materiali idonei alla produzione dei termoblocchi, la nostra attenzione si è concentrata sul polistirene espanso sinterizzato (EPS) o più comunemente detto polistirene o polistirolo non estruso, le principali caratteristiche sono: elevata coibentazione termica (aspetto principale del termoblocco); leggerezza (il novantotto per cento e costituito da aria); igienicità (è inattaccabile da batteri, germi, muffe e funghi – basti pensare all’utilizzo nel campo alimentare come i contenitori per il gelato); è traspirante (la sua permeabilità al vapore consente di evitare spiacevoli fenomeni di condensa all’interno delle abitazioni); reazione al fuoco classe A1 (a contatto con una sorgente di calore elevato il polistirolo non produce combustione e non emette fiamma); è idrorepellente  (l’assorbimento di liquidi è impercettibile); è riciclabile (totalmente riutilizzabile per nuove produzioni); è economico (attualmente sul mercato è l’isolante termico con il miglior rapporto qualità prezzo).