La produzione in modo continua del termoblocco la si ebbe nel Luglio del 2008 quando, al termine della non facile fase progettuale, si passò alla realizzazione concreta, reale ed effettiva del prodotto. La presentazione al pubblico avvenne nell’ Ottobre del 2009 al SAIE di Bologna (fiera dell’edilizia) quando esponemmo il termoblocco, il quale riscontrò notevole successo, tra i numerosissimi visitatori , e in particolare suscitò grande stupore tra gli “addetti ai lavori”. Permettetemi di esprimere tutta la mia soddisfazione per il termoblocco, prodotto a Castellammare di Stabia usando inerti Campani, studiato, osservato ed analizzato dai grandi gruppi di rilevanza mondiale.
LA SUA COMPOSIZIONE
Il termoblocco comed è realizzato in calcestruzzo alleggerito con lapillo, con un inserto centrale in polistirene di cm 10, il quale presenta degli incastri a nido di rondine laterali, a cui si ci aggrappa l’impasto che viene colato nello stampo insieme all’inserto, conferendo al manufatto un forma monolitica rigida e robusta.
IL POLISTIRENE
Il polistirene è un materiale rigido, leggero, composto da carbonio, idrogeno e per il 98% d’aria. Si produce partendo dallo stirene, monomero ricavato dal petrolio. Con la polimerizzazione dello stirene si ottiene il polistirene, che si presenta sotto forma di piccole perle trasparenti. Mettendole a contatto con il pentano, un idrocarburo gassoso, e con vapore acqueo a 90° il gas si espande facendo gonfiare le perle fino a 20-50 volte il loro volume iniziale, formando così una struttura a celle chiuse che trattiene l’aria conferendo al polistirene le sue eccellenti caratteristiche di isolamento termico. La sinterizzazione è il processo di saldatura delle perle, tramite vapore acqueo a 110-120°: dalla loro unione prende forma il blocco di EPS (polistirene espanso sinterizzato).